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a.bottini
@r-vaglio Ciao, certamente. La Mattanza veniva fatta da pescatori espertissimi che avevano ruoli ben definiti ed organizzati. Ad esempio, i tonnarioti addetti all’arpionatura erano organizzati in gruppi di otto persone, chiamati rimiggi, che operavano in sinergia nel corso delle fasi più concitate della mattanza. Al grido di “Unu!” il tonno arpionato dai rimiggi veniva sollevato sulle murate. Al grido di “Dui!” il tonno veniva fatto scivolare all’interno della barca.
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a.bottini
Da chi è promossa l'iniziativa dei Cammini di Carditello?
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a.bottini
Buonasera, anche se probabilmente questo sito non è visitabile, volevo sapere se si hanno notizie sulla Cappella Reale sita al suo interno. Me ne hanno parlato come di un capolavoro tra quelle del suo genere ed epoca. Grata a chi saprà darmi qualche informazione.
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a.bottini
@b-chiddo Per ciò che ho visto io durante una visita alla tonnara, non si tratta di una grande galleria ma semplicemente di un corridoio dove ci sono delle iscrizioni che commemorano alcune annate di mattanza particolarmente ricche.
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a.bottini
@r-ferrazza In seguito al recente restauro dell'ex Stabilimento Florio, dal 2008 questo grande ambiente è stato musealizzato per l'esposizione di reperti recuperati nelle Isole Egadi e nelle acque antistanti. Il mare dell’Arcipelago, infatti, ha restituito nel corso dell’ultimo mezzo secolo numerosi reperti che testimoniano il costante passaggio di navi commerciali e da guerra e il loro naufragio. Le ancore in piombo sono il secondo gruppo di reperti più consistente dell’Antiquarium archeologico. Esse venivano frequentemente perse durante le fasi di ancoraggio e raramente recuperate se il fondale risultava eccessivamente profondo. L’esposizione mostra un gruppo di elementi di ancore di età romana e tardoantica (III secolo a.C. – V secolo d.C.).