• g.ego g.ego

    Negli anni ‘90 la popolazione mondiale di tonno rosso era considerata in via d’estinzione, per porre un freno al fenomeno della pesca indiscriminata e salvare la specie fu introdotto il sistema delle quote, che prevede una suddivisione per ogni stato e poi per ogni tonnara, del quantitativo di tonni pescabili ogni anno, questo ha permesso al tonno rosso di ritornare su standard più accettabili, ma ha reso le sue carni sempre più pregiate e desiderate, da ciò è nato un’enorme mercato nero della pesca al tonno, che non solo falcidia ogni anno migliaia di esemplari, ma è anche pericoloso per i consumatori.

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  • g.ego g.ego

    Buonasera, cosa si sa circa le condizioni degli obelischi presenti all’interno del parco della reggia? Durante la mia ultima visita ebbi modo di vedere che tutto era in decadenza...spero con tutto il cuore che sia stato fatto qualcosa per sistemare il sito.

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  • g.ego g.ego

    @WASP L'edificio fortificato sorge sulla sommità del M. Santa Caterina, in una posizione dominante, dalla quale si mantiene sotto costante osservazione un ampio specchio di mare. Un geografo arabo del IX secolo, Ibn Khurdadhbeh, ricorda Favignana in qualità di gazirah ar-rabib, cioè "isola del romito". La medesima testimonianza viene riportata nel 1185 da Ibn Jubair, il quale ricorda sull'isola una sorta di castello abitato da un romito. Nel 1272 si documenta una tonnara, mentre due anni dopo, nel 1274, si menziona un «castrum Favognane custoditur per castellanum Palmerium Abbatem». Il medesimo stato giuridico si ripete in un documento del 1281. Nell'anno 1355 l'«insula Famignane cum castro» rientra nella lista delle terre e dei castelli feudali. Sembra, comunque, che nel 1398 Favignana appartenga al demanio reale. Undici anni dopo, nel 1409, tengono il castello un castellano e quattro servienti. Fazello, nel 1556, ricorda la fortezza in rovina; nel 1578 T. Spannocchi si riferisce al castello come «antico ma di buona fabbrica». Probabilmente tra il XVI e il XVII secolo l'intero complesso fortificato subisce quelle notevoli alterazioni che lo hanno tramandato fino ai giorni nostri. La fonte è questa https://www.mondimedievali.net/Castelli/Sicilia/trapani/favignana.htm. Spero di esserti stata utile.

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  • g.ego g.ego

    Ciao a tutti, che voi sappiate, tra i tanti tesori sommersi presenti nel litorale di Santa Marinella, esiste una peschiera denominata “delle Guardiole”? Da bambino ne avevo sentito parlare, da racconti dei pescatori del posto ma purtroppo non ho mai avuto modo di documentarmi.

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  • g.ego g.ego

    Buongiorno a tutti, per quanto riguarda i tesori di archeologia subacquea presenti lungo il litorale di Santa Marinella, mi è stato riferito che esiste una grande peschiera sommersa, visibile a occhio nudo dalla terraferma, sulla quale sono state fatte anche diverse indagini. Qualcuno ha delle informazioni a riguardo? Mi piacerebbe organizzare un’escursione per visitarla.

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  • g.ego g.ego

    Buonasera a tutti, sono una laureanda in archeologia classica ma ho poca conoscenza dei siti archeologici laziali. In particolare, mi sto interessando allo studio delle tipologie di sepoltura tipica dell’epoca tardo- imperiale e avrei bisogno di qualche informazione, anche bibliografica, su scavi e studi di Castrum Novum. Sarebbe molto utile per me se qualche appassionato di storia locale potesse darmi dei suggerimenti da approfondire. Vi ringrazio in anticipo.

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