Buonasera, per un interesse personale verso alcune tradizioni popolari vorrei documentarmi un po’ su come avvenivano le varie fasi della Mattanza. Aspetto risposte da chi ne sa qualcosa. Grazie

@WASP Sì, infatti, aggiungendo anche qualcosa al commento precedente posso dirti ad esempio che nella fase finale le imbarcazioni che trasportavano i tonni si dirigevano verso la Plaia, una piccola insenatura all’interno dello Stabilimento, mentre le altre rientravano nel Porto di Favignana per essere successivamente rimesse nelle trizzane.

Posso dirti qualcosa in più su come si svolgevano le operazioni nella fase finale. Al ritorno dalla Mattanza, i tonni venivano introdotti su appositi carretti in questo ambiente, chiamato Camparia del Malfaraggio, un vasto ambiente a pianta quadrangolare, adiacente e collegato alla Trizzana. I tonni, una volta distesi in file organizzate in base alle dimensioni, venivano pesati prima di passare alle successive fasi di lavorazione per la realizzazione delle scatole di latta.

La Mattanza era un’operazione assai complessa che necessitava di molta esperienza e una certa dose di coraggio. Il giorno della mattanza, la barca di comando da cui il Rais gestiva le fasi della pesca del tonno attraversava tutte le camere della tonnara per portare i tonni alla Camera della Morte detta anche Corpu. Attraverso il supporto di altre due imbarcazioni, il Rais faceva spostare i tonni da una camera all’altra attraverso l’apertura e la chiusura delle reti. Una volta che i tonni si trovavano intrappolati nella Camera della Morte, le barche formavano u quatratu (quadrato). Al comando del Rais, i tonnarioti procedevano con il sollevamento del fondo del corpu, la rete che chiudeva in basso la Camera della Morte, accompagnandosi con il canto della cialoma. Iniziava così la mattanza. Man mano che veniva sollevato il fondo del corpu i tonni salivano sulla superficie del mare e si dibattevano in uno spazio sempre più stretto.

@WASP Ciao, funzionava essenzialmente in questo modo. All’avvio della stagione della mattanza, al suono della campana della Chiesa Madre di Favignana, i tonnarioti si riunivano nel Malfaraggio Vecchio dove un compagno gridava “E sempri sia laratu lu nomu di Gesù!” e i compagni rispondevano “Gesù!” dando così ufficialmente inizio alle attività di pesca. Prima della mattanza, il Rais, il comandante in capo della tonnara, controllava la struttura delle reti e verificava se i tonni erano entrati nelle camere al fine di avviare le azioni necessarie per racchiudere i tonni nelle diverse camere. Armate e allestite le barche all’alba del giorno stabilito i tonnarioti partivano dal Porto verso la tonnara al fine di mettere in atto la mattanza.