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WASP
Salve a tutti, affrontare lo studio del sito di Castrum Novum, pone dinanzi all'opportunità di comprendere in che modo si sia evoluto l'ambiente costiero circostante. Mi piacerebbe approfondire questo aspetto, se qualcuno ha a disposizione bibliografia di riferimento. Grazie in anticipo a chi potrà aiutarmi.
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@b-modo Concordo con te. La mattanza sta quasi del tutto scomparendo a causa della diminuzione della popolazione ittica dei tonni per l'inquinamento crescente del mare, ma soprattutto a causa della pesca di tipo industriale che intercetta i banchi di tonni molto prima che questi si avvicinino alle zone costiere; i pescatori ormai sono passati al metodo delle tonnare volanti, che intercettano nell'oceano i tonni, riuscendo a catturare quelli più grossi.
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WASP
Buonasera, per un interesse personale verso alcune tradizioni popolari vorrei documentarmi un po’ su come avvenivano le varie fasi della Mattanza. Aspetto risposte da chi ne sa qualcosa. Grazie
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WASP
@m-ottone Buonasera, deve sapere che quella del tonno è una pesca stagionale, molto intricata e laboriosa, che si svolge nell’arco di pochi mesi, dall’inizio della primavera ai primi di giugno. Tuttavia, prima della pesca vera e propria vi erano dei momenti con lunghi preparativi che tenevano impegnati i pescatori già molti mesi prima di calare in acqua la struttura-tonnara. Quest’ultima è una enorme trappola, fatta di reti che occupano un’area di 350.000 mq, che vengono poste a circa 30-40 metri di profondità, tra Favignana e Levanzo, per intercettare e catturare i tonni che vengono praticamente spinti in essa. La mattanza iniziava appena i tonni arrivavano alla cosiddetta “camera della morte”, l’unica rete chiusa. A questo punto le barche dei pescatori si dispongono in cerchio e al cenno del rais, capo dei pescatori, inizia la mattanza.
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@r-mascetti Ciao, non sai quanto mi faccia piacere leggere questo messaggio! Comprendo perfettamente la tua curiosità e condivido con te la stessa esperienza. Ho letto tutti i libri della saga Florio e questo mi ha portato ad interessarmi anche alle vicende relative allo stabilimento della Tonnara di Favignana. Con piacere vado a condividere con te alcune informazioni che ho avuto modo di leggere. Lo Stabilimento Florio della Tonnara di Favignana era organizzato per gestire tutte le fasi di realizzazione del prodotto finale, dalla pesca del tonno alla macellazione, dalla cottura all’inscatolamento, secondo un modello di produzione industriale, con l’impiego di una vasta manodopera locale specializzata. L’impulso dato dalla famiglia Florio all’attività industriale fu notevole e portò allo sviluppo di sistemi innovativi sia nell’organizzazione della filiera produttiva che nell’ideazione di nuovi sistemi di conservazione in recipienti di latta. Il complesso industriale era costituito da diversi corpi di fabbrica che racchiudevano tutti i reparti di lavorazione del tonno, comprese le rimesse delle barche dei tonnarioti, gli opifici per la riparazione delle macchine e l’asilo per i figli degli operai. Si tratta, pertanto, di una struttura architettonica particolarmente complessa e vasta, intorno alla quale ruotava gran parte della vita della comunità locale e per questo carica di profondi valori identitari.
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WASP
Buonasera, sto lavorando a un progetto di comunicazione sul territorio di Favignana e ho realizzato solo ora di non riuscire a trovare informazioni dettagliate e notizie storiche sul Castello di Santa Caterina (detto anche Forte). Qualcuno della community potrebbe fornirmi indicazioni bibliografiche?
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@f-inno iao, vedo che la risposta precedente è abbastanza esaustiva ma vorrei aggiungere qualcosa sull’esposizione. Il museo ospita anche un grande plastico con la ricostruzione dell’intero complesso medievale e rinascimentale nato sulle rovine dell’antica Pyrgi, con una affascinante ricostruzione della mura poligonali in opera quadrata, risalenti all’età romana. Le sale ospitano poi numerose anfore, esposte secondo criteri cronologici e geografici; una delle attrazioni principali è costituita dal diorama in scala al vero che rappresenta la fase di uno scavo subacqueo effettuato sul litorale di Pyrgi, durante il quale vengono recuperate anfore, dolia e vasellame di vario genere.
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@m-ottone Ciao, forse può esserti utile sapere che il Castello ha avuto numerose proprietà e attualmente appartiene alla Regione Lazio, ed è gestito dal comune di Santa Marinella.
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@g-ego Buonasera, confermo ciò che è stato detto nei commenti precedenti e aggiungo qualche altro dato più tecnico. L’impianto della peschiera è strutturato in diverse vasche a pianta rettangolare, realizzate in opera cementizia con malta idraulica e un rivestimento in opus signinum. Le dimensioni notevoli di questa peschiera fanno supporre che fosse, oltre che una delle più antiche, anche una delle più grandi del Mediterraneo; non è dato sapere se la costruzione di questo complesso, destinato anche alla lavorazione industriale di pesce e molluschi, sia da attribuire all’iniziativa imprenditoriale di un privato o se invece fosse un impianto di tipo pubblico, curato direttamente dall’amministrazione della colonia. Il dato certo è che a Castrum Novum l’itticoltura fu praticata in modo intensivo tra il I sec.a.C. e il I sec.d.C. e sicuramente rappresentò una notevole fonte di ricchezza e di sviluppo economico della città, anche grazie a tutte le attività collegate alla lavorazione dei prodotti e alla loro vendita nei mercati locali e di Roma.
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@m-ottone Il surf da onda è lo sport più praticato nel mare di Santa Marinella, già a partire dagli anni ’80. Quindi sei stato indirizzato nel posto giusto! La spiaggia di Banzai è proprio ciò che fa per te.
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@a-davide Ciao, so che attualmente quella torre è di proprietà dell’aeronautica militare che vi ha installato un centro di avvistamento meteorologico. Non so però darti informazioni di tipo storico.
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@a-uto Buonasera, proprio lungo la costa di Santa Marinella esiste un importante complesso archeologico, direttamente collegato alla città di Castrum Novum. Nel mare, a pochi metri dalla riva, sono stati rinvenuti lungo la costa per quasi 400 metri i resti di molte strutture legate ad un esteso insediamento peschiero. Si tratta sicuramente di uno dei più grandi allevamenti ittici del Mediterraneo. Il complesso, ben visibile nei documenti di fotografia aerea, è articolato in diverse vasche quadrangolari, molte delle quali inizialmente coperte da cocciopesto, e un'altra grande vasca rettangolare a semicerchio anch'essa suddivisa in diversi serbatoi interni. I due lati rivolti verso il mare sono stati realizzati con grossi blocchi squadrati di pietra, probabilmente appartenenti ad edifici più antichi, e sono stati riutilizzati per costruire i grandi moli della peschiera. La maggior parte dei bacini è conservata a livello di fondazione, e in alcuni casi non è facile capirne l'esatta circonferenza. È molto probabile che l'esteso stabilimento e le strutture visibili sulla spiaggia siano dovute alla presenza di una villa marittima suburbana, identificata come centro di produzione e lavorazione di frutti di mare.
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WASP
Buongiorno a tutti, volevo segnalare che trovandomi in vacanza a Santa Marinella e avendo avuto modo di visitare gli scavi di Castrum Novum, mi sono imbattuta in quella che viene definita la piazza extraurbana della città antica, segnalata e descritta attraverso la cartellonistica presente in situ. Purtroppo, non ho avuto modo di capire l’orientamento di questa area rispetto al resto dell’insediamento.
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@a-uto Ciao, io posso fornirti ulteriori dati rispetto a quelli del commento precedente, anche se si tratta di una pubblicazione scientifica che ho avuto modo di visionare, quindi informazioni un po’ complesse. La porta si apre su un corridoio interno, formato da pareti laterali parallele, lunghe 6 metri e spesse circa 1 metro, suddivise in due ambienti rettangolari consecutivi, separati da tramezzi in muratura, aggettanti dalle pareti del corridoio. All'esterno del lato nord del corridoio è presente una muratura squadrata in arenaria, che corre parallela con un interasse di circa 70 cm: è possibile che si tratti dei resti del piede delle scale laterali, che assicurano l'accesso al corridoio. rispettivamente bastioni di mura e strade di ronda. La porta è attraversata da un piano stradale pavimentato con ciottoli poligonali di calcare locale e alcuni di travertino; sul manto del selciato, fortemente consumato nella parte centrale della strada, in alcuni punti sono ancora evidenti le tracce del passaggio delle carrozze. La strada lastricata, costruita nel II secolo d.C., rimase in uso grazie a vari lavori di manutenzione fino alla fine dell'antichità.
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WASP
Nel corso di una conversazione con alcuni appassionati di archeologia del posto, è venuto fuori che durante la campagna di scavo del 2020 è stato messo in luce parte della parte centrale dell'abitato Castrum Novum, con i resti di un piazzale lastricato, probabilmente preceduto da un portico con vari ambienti rettangolari di uso pubblico. Si può verosimilmente pensare che si tratti del Foro del castrum?