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    @m-ottone Buonasera, la situazione a Cala Rossa è molto critica durante il periodo in cui tipicamente tutti vanno in ferie (luglio-agosto). Però se riesci a farci un salto almeno per un bagno, non te ne pentirai!

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    @f-inno Il Museo del Mare e della Navigazione Antica si propone la conservazione e la valorizzazione delle testimonianze archeologiche provenienti dai fondali del litorale della località portuale di Pyrgi. Il Museo è stato creato nel 1993 ed è composto da sette sale espositive che ospitano numerosi reperti originali e altrettante ricostruzioni finalizzate alla rappresentazione della vita antica sul mare e gli scavi subacquei per il recupero dei reperti sottomarini. L’allestimento intende condurre il visitatore alla scoperta di Pyrgi, uno dei più importanti e antichi scali portuali del Tirreno, luogo di culto, città etrusca e fortezza romana, successivamente borgo medievale.

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    @g-ego Ciao, la bibliografia risultante dalle indagini archeologiche effettuate negli anni passati, ci dice che la Peschiera di Punta della Vipera è un grandioso esempio di peschiera romana. Infatti, si tratta senza dubbio di una struttura destinata all’allevamento di pesci e molluschi. Il sistema della peschiera è composto da un ampio bacino rettangolare, lungo 48 metri e largo 30 metri, dotato di un’imponente struttura di frangiflutti in opera cementizia, costituita da bracci ortogonali dello spessore di 3 metri. La realizzazione dell’impianto risale alla fine del I secolo a. C. e presenta numerose vasche rettangolari con paramenti in opera reticolata; gli archi di collegamento tra le vasche e la parete esterna della vasca centrale furono invece realizzati in laterizio. Le vasche misurano una profondità media di circa 2 metri ma si è stimato che all’epoca dell’utilizzo dell’impianto fossero molto più profonde.

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    @a-uto Ciao, posso darti diverse notizie sul litorale di Santa Marinella. Si estende per circa 22 chilometri ed è compreso tra la località Baia di Ponente, a circa 8 chilometri da Civitavecchia e il castello di Santa Severa. Si tratta di un litorale roccioso nella zona nord, dove spiagge dall’aspetto selvaggio, si alternano a brevi tratti sabbiosi attrezzati con stabilimenti balneari. Proseguendo verso sud ci si imbatte in un tratto di costa interessato da un fenomeno caratteristico e singolare, quello delle palafitte a schiera, che si susseguono fino a Capo Linaro. L’accesso al mare attraverso la fruizione di queste palafitte in legno è un’antica pratica che oggi contribuisce a qualificare e valorizzare il litorale di Santa Marinella sia dal punto di vista turistico, sia sotto l’aspetto culturale.

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    @f-inno Ciao, dalle mie letture più recenti posso dirti che gli scavi del 2017 hanno portato alla luce il punto in cui le mura del Castrum piegano verso nord e in corrispondenza di quel punto, in prossimità dell'angolo interno, sono presenti due fori apparentemente rotondi di dimensioni e profondità diverse: il terzo foro, al massimo, circa 14 cm e 25 cm di diametro. profondo cm, sembra riferirsi al guscio di un palo di legno verticale, utilizzato in fase di costruzione per allineare la muratura o come possibile sede per posizionare una griglia. Poco distante vi era un secondo foro più piccolo, di soli 10 cm di diametro, probabilmente utilizzato per erigere una colonna obliqua a sostegno dell'altra. La sua posizione, a differenza dell'albero maestro rivolto a nord, suggerisce che l'intera struttura in legno sia stata utilizzata per allineare e installare le mura sul lato est del forte. È interessante notare che all'interno sono state rinvenute due tombe murate, a differenza delle altre dell'agglomerato, proprio a ridosso del muro del castrum. Le due tombe, databili al V secolo d.C., sembrano essere state violate in passato e non rappresentano contesti integri. La loro collocazione nella città vecchia, in un momento in cui le mura difensive erano almeno in parte ancora esistenti, suggerisce un contesto diverso da quello delle tombe che si trovano all'esterno: potrebbero essere state tombe di età cristiana.

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    @WASP Buonasera, casualmente sono stata aggiornata di recente su questo argomento tramite un articolo pubblicato da un giornale locale. In sintesi, la situazione emersa dai lavori di scavo del 2020 è la seguente: le indagini archeologiche portano a pensare che il Foro della città fosse posto esattamente nel mezzo dell’abitato tra le due porte principali. La grande piazza, forse ampia circa 25 metri si presenta pavimentata in basoli di calcare e bordeggiata da un portico colonnato sul quale si aprono ambienti di probabile funzione pubblica frequentati almeno fino al V secolo d.C. Nella pavimentazione, forse della prima epoca imperiale, sussistono i resti del basamento di una grande struttura in opera reticolata a pianta rettangolare ancora in corso di scavo. Parti di capitelli corinzi compositi, di colonne e rivestimenti in marmo indicano l’antica ricchezza della decorazione architettonica del complesso che doveva ospitare diverse statue a grandezza naturale e più grandi del vero come testimoniano i numerosi frammenti in marmo e bronzo rinvenuti in tutta l’area interessata dallo scavo. Spero di esserti stata utile!

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    @m-iaquinto Ciao, gli studi più recenti su Castrum Novum hanno portato a formulare l'ipotesi che, i fondatori dell’insediamento probabilmente decisero per l'esiguità di quella stessa fortezza di dotarla di una sola via principale e delle due sole porte che si trovano al centro dei lati corti della cinta muraria difensiva. Infatti, questo impianto urbanistico imita un tipico accampamento militare dotato di un unico asse centrale, come testimoniato dall'antico storico greco Polibio, che studiò e documentò con particolare cura l'ascesa della potenza militare e politica romana. Certo è che ulteriori scavi consentiranno di approfondire l'assetto urbanistico del Castrum estendendo lo studio alla fascia interna dei lati lunghi delle mura nella loro parte centrale e nell'area centrale. In questo modo è possibile capire se esistessero anche uno o più cardini perpendicolari al decumano maggiore.

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    @s-dellacorte La pubblicazione che ti hanno segnalato nel commento precedente è in assoluto la più attendibile. Dal canto mio, posso dirti che l’ambiente pavimentato a mosaico si trova sulla fila di mura del castrum, all'incirca al centro del lato sud, appena ad est della bisettrice N-S dell'insediamento coloniale. Fa parte di una serie di strutture Castrum Novum costruite insieme alle mura difensive, in prossimità dell'interno, in un'area specifica del pomerium. Con la perdita della loro originaria funzione militare, queste strutture hanno subito una modifica di destinazione d'uso in senso civile e una serie di interventi di ristrutturazione.

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